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Il setup della chitarra elettrica; faccio da solo o porto la chitarra da un liutaio?
Quando si passa dal caldo estivo all’umidità autunnale, quando cambiamo le corde, insomma ogni volta che ci accorgiamo che la chitarra è fuori forma ci poniamo questa domanda: faccio io il setup o la porto da un liutaio?

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La prima volta che ho portato una chitarra a fare un setup da un liutaio non mi sono trovato benissimo. Le corde erano troppo basse. Per me e per il mio modo di suonare non andavano bene. Ho provato la chitarra direttamente dal liutaio, gli ho fatto notare la cosa e lui gentilmente ha messo nuovamente mano allo strumento. C’è stata una sua frase però che mi ha fatto pensare. Mi disse: “Non sono mancino, non riesco a provarla come si deve”. Negli anni a seguire fino ad oggi non ho più sentito frasi simili da altri liutai, non so perché si sia giustificato così.
Ad ogni modo io sono mancino e suono chitarre lefty. Quello su cui mi sono soffermato è stato chiedermi perché, per una operazione del genere, avevo bisogno di rivolgermi a qualcuno che non poteva nemmeno provare la chitarra come si deve. Così da allora, salvo per operazioni invasive tipo sostituzione dei tasti, ho sempre fatto da me.

Trova il tuo setup
Ormai sono un “tecnico specializzato” nella Stratocaster. Ho fatto setup in tutti i modi possibili. Ponte fisso, flottante, corde alte, ma alte alte, corde basse etc. Più volte la chitarra è risultata insuonabile, correndo il rischio di essere defenestrata, ma oggi ho raggiunto un livello soddisfacente. Chitarre pronte all’uso in poco tempo.
Non mi paragono e mi metto a livello di persone che fanno interventi e setup tutti i giorni, ma per il mio modo di suonare i risultati che ottengo vanno più che bene.
Come ho imparato
Google! Il motore di ricerca è stata la prima fonte di informazioni, era la fine degli anni novanta. Google non era quello di adesso e nemmeno internet, non c’erano le risorse che troviamo ora. Quindi, ma vale ancora oggi, ho chiesto anche informazioni e consigli a chiunque potesse insegnarmi qualcosa. L’esperienza del playing e feel precedente al setup mi serviva come metro di giudizio per capire se stavo facendo bene o male. Così un setup dopo l’altro sono migliorato.

Qualche anno fa ho anche acquistato un libro dedicato al setup delle nostre chitarre. È scritto da una persona che oggi, se fosse più giovane, sarebbe un blogger e guru di successo nel settore: Dan Erlewine. Il libro si chiama How to Make Your Electric Guitar Play Great. Qualunque chitarra tu abbia, qualunque ponte tu utilizzi il libro spiega nel dettaglio come tirare fuori il meglio dal nostro strumento. È scritto in inglese ma è molto semplice da capire, contiene anche un DVD dove sono mostrati i passaggi per settare le nostre chitarre.

Fare, disfare e riprovare
Fate, disfate, provate e riprovate. È un lavoro che da soddisfazione. La vostra chitarra diventerà ancora più vostra. Una volta ho rettificato la tastiera, i tasti ne avevano ancora, non era tempo di sostituirli così ho provato. Il risultato non era male, mi ha permesso di risparmiare almeno un centinaio di euro. Far fare un setup costa meno, ma se possiamo risparmiare non è meglio?
Link al libro: How to Make Your Electric Guitar Play Great
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