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Analogico o Digitale? Live è meglio utilizzare pedalini e amplificatori o soluzioni digitali all-in-one?
Analogico o digitale? L’idea di questo post nasce da una domanda che mi è stata posta in un commento a un video su You Tube. Il video in questione è questo: FENDER BLUES JUNIOR – TRA STATES E INGHILTERRA e non hai bisogno d’altro!

Premetto che non ho mai utilizzato live le soluzioni digitali a pedaliera più moderne e professionali. In passato avevo una pedaliera completamente digitale, con simulazioni di ampli e cassa, oltre i vari effetti, ma niente a che fare con le proposte in commercio attualmente. Il livello della mia era decisamente inferiore.
Un breve aneddoto di fronte a un Kemper.
Questo è solamente una mia riflessione, il mio pensiero, formato sulle esperienze live e in sala prove.
Qualche anno fa mi è capitato di trovarmi in saletta prove con una cover band molto generica. Io ho portato il mio amplificatore e la mia piccola pedaliera. L’altro chitarrista anche lui li con me per la prima volta si è presentato con un bel Kemper!
La qualità di macchine come il Kemper è riconosciuta da tutti. Ma forse queste strumentazioni non sono proprio plug-and-play!

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Io ho acceso il mio ampli e ho iniziato a suonare. L’altro chitarrista ha avuto non pochi problemi per tirare fuori il suono nel mix di band dal Kemper. Ora non so se avesse appena acquistato il Kemper e quindi dovesse studiare meglio come funziona, così come non so se fosse una cosa dovuta alle regolazioni degli amplificatori simulati, fatto sta che io in 3 minuti avevo fatto suoni e volumi e lui dopo mezz’ora di prove stava ancora spippolando con i controlli del Kemper.
Questo mi ha fatto riflettere e pensare che spesso le soluzioni moderne anziché semplificarci la vita la complicano. Io quella sera mi sono divertito a suonare. Il ragazzo del Kemper non credo.
A noi maggior parte dei chitarristi e tiro dentro anche professionisti che magari non sono i turnisti di grandi artisti o che non hanno roadies o tecnici del suono dedicati, le situazioni principali in cui ci capita di suonare sono molto varie. Dal piccolo locale, al grande palco del festival. Ogni volta ci confrontiamo con spazi diversi, quindi acustica diversa, dimensioni del palco, dimensioni della sala differenti e tempo a disposizione per fare il soundcheck che spesso non è mai abbastanza.
Quindi analogico o digitale? Vediamo un po’ come dovremmo comportarci live se adottassimo prima la soluzione amplificatore e pedali e poi la soluzione digitale.

Pedalini e amplificatore.
Quello che negli anni ho capito e di cui mi sono accorto per esperienza diretta è che live tante sfumature si perdono. Spesso perché non c’è il tempo di sistemare tutti i suoni ad hoc, anche sui palchi più grandi, spesso l’acustica non ci permette di percepire queste sfumature. Se stai registrando o sei in casa è giusto che cerchi e godi del suono che ti piace. Live dobbiamo trovare un compromesso tra la praticità, qualità ed efficacia del nostro suono e strumentazione, mi riferisco sempre a noi chitarristi non professionisti.
Less is more. Meno è meglio.
Attualmente suono in due progetti, uno personale blues, soul, funk e uno tributo. Stesso ampli, due pedaliere diverse. Le regolazioni dell’ampli simili tra i due progetti ma diverse tra casa e live. Dal vivo tengo le medie leggermente più alte; anche se mi piace meno il suono esce più facilmente dal mix di band senza alzare il volume.

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Utilizzo fondamentalmente 3 suoni. Un clean, che non è mai un clean vero e proprio. Con il volume a 10 della chitarra è un crunch a tutti gli effetti, chiudendo il volume lo ripulisco un po’ per suoni più puliti e poi butto dentro overdrive o distorsore per gli assoli.
Per quanto riguarda gli effetti come chorus, delay etc, tengo in pedaliera solo quello che realmente utilizzo ed anche nel tributo lo regolo in modo che suoni bene in quell’occasione, fa niente se non è impostato come lo usa il chitarrista X. Punto a fare un bel suono. Che funzioni e che non sia fastidioso agli ascolti, che catturi pubblico rispetto ad allontanarlo. Ripeto fa niente se non è il suono perfetto dell’incisione in studio o se non è il suono del solito chitarrista X.
Durante il live non tocco mai (se non per correzioni timbriche) le regolazioni dell’ampli tra un brano e l’altro, magari quelle dei pedalini, raramente overdrive e distorsioni, più facilmente i delay, per metterli a tempo con il brano o per dare l’effetto voluto (ma sono sempre 2/3 regolazioni, un delay lungo e uno corto).
Questo mi permette di fare sound check molto agili, di concentrarmi sulla cura di quei pochi suoni ed iniziare a suonare quasi certo di avere un ascolto corretto per ogni brano. Questa cosa ovviamente si ripercuote nell’esibizione, meno cose da schiacciare e di cui preoccuparsi, più concentrazione sull’esecuzione dei brani, sull’espressività etc. Ricordiamoci che siamo prima di tutto chitarristi e poi se c’è spazio sound engineering!

Pedaliera digitale.
Il digitale oltre agli effetti ci permette si di avere regolazioni anche delle simulazioni di ampli diverse per ogni brano, ma dovremmo provarle poi tutte al soundcheck per vedere se nel mix suonano come si deve. Poco pratico in alcuni locali dove l’acustica è scomoda e magari c’è poco tempo per fare i suoni. In questo caso vi consiglio, anzichè avere 24 preset diversi per brano ognuno con la sua simulazione di amplificatore, di impostarne solamente una o due, quelle che vanno bene per la maggior parte dei brani. Così che possiate provare quei suoni con più calma ed essere certi della resa. Utilizzate poi la pedaliera digitale per aggiungere effetti e distorsioni, ma sempre senza esagerare, perché dovete avere il tempo per provarli quei suoni! Sceglietevi i vostri “pedali digitali” preferiti e usate quelli.
Tips. Studiatevi bene la vostra strumentazione digitale così che possiate per ogni evenienza fare correzioni al volo!
A inizio articolo ho citato il Kemper. Qualcuno potrebbe pensare che così come ho raccontato il mio aneddoto sia una soluzione complicata e inefficiente live invece…
Immaginatevi in tournèe a spalla di una band. Il tempo per il vostro soundcheck è limitato ma volete comunque grandi suoni? Ecco che il Kemper o soluzioni simili sono perfette.
In turnè come spalla di una band avete la certezza della qualità del P.A. facilmente i vostri ascolti saranno “in ear” quindi salite sul palco collegate il Kemper e siete a posto. L’esempio citato non l’ho ipotizzato io è una situazione reale presentatami da un amico, batterista, raccontandomi della strumentazione utilizzata dai due chitarristi della sua band relativa a una esperienza così. Ecco che in situazioni a profilo più alto queste soluzioni digitali possono davvero dare il loro meglio.
Tips. Se optate per una soluzione in diretta nel P.A. Quando fate i suoni a casa assicuratevi di avere degli ottimi ascolti tramite casse full-range oppure delle buone cuffie adatte a questo lavoro, come quelle che ho recensito qui: Le migliori cuffie economiche per registrare e fare i suoni.
Analogico o digitale? La verità sta nel mezzo!
Se siete indecisi su quale soluzione sia migliore per voi, forse la verità sta nel mezzo. Potreste quindi adottare una soluzione “ibrida”. Amplificatore valvolare e una simulazione di cassa digitale, come quella che ho recensito in questo articolo: BluBox, il miglior Speaker Emulator formato pedale di Bluguitar.
Questo è il mio approccio, solamente il mio pensiero, nessuna presunzione di essere l’unica strada o possibilità. Io preferisco amplificatore e pedalini, a me piace e mi sento a mio agio così. Sentitevi liberi di commentare, discutere e proporre le vostre idee e soluzioni! Dalla condivisione ne guadagniamo tutti! Grazie!
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Che se ne dica, ma il valvolare, l’analogico suonano ancora meglio! Inoltre per impostare correttamente le macchine digitali moderne devi conoscere come funziona un amplificatore tradizionale e i vari pedali!
Mi trovi d’accordo. Forse perché sono affezionato a suonare alla vecchia maniera, però credo che il valvolare, l’analogico siano ancora superiori al digitale almeno in termini di feel e dinamica e anche suoni per certi versi. Almeno per quanto riguarda il suonare dal vivo, che sia in casa, in sala prove o in un locale. Per quanto riguarda la programmazione delle macchine digitali, si hai ragione, per usarle correttamente devi sapere come funziona un ampli valvolare e vari pedali reali!
Cosa ne pensi della MS-3 della Boss? Dovrebbe offrire un buon mix tra il digitale e l’analogico? Ci sto pensando da un po su questa multieffetto.
Grazie Ciao
Andrea
Ciao Andrea. Conosco la MS-3. L’ho provata in negozio, quindi prendi il mio parere con le dovute distanze del caso. L’idea del prodotto non è niente male e i suoni mi sono sembrati credibili e validi. Il negoziante mi ha detto che i suoni sono quelli di un altra pedaliera Boss, ora non ricordo il nome e in ogni caso per me è stato un termine di paragone poco valido nel senso che non avendo mai avuto altre multieffetto Boss non potevo giudicare. L’unica cosa che mi è sembrata di percepire è che i pedali inseriti nel loop effetti suonassero più più ovattati rispetto a sentirli diretti nell’ampli. La cosa migliore che puoi fare e provarla! Poi magari fammi sapere cosa ne pensi!
Grazie, ciao!